
Igiene e decoro: interviene il difensore civico.
A cura di Zanghi
Da tempo la Rete Giambellino Lorenteggio (quadrilatero con edilizia pubblica compreso tra le vie Giambellino, Lorenteggio, Inganni, Odazio) ha lanciato l’iniziativa “igiene e decoro nel nostro quartiere”.
La considerazione di fondo è che dei quartieri popolari anche chi è responsabile della pubblica amministrazione, ne da una immagine denigratoria trascurando di prendersi carico dei problemi esistenti.
Uno di questi problemi è ridare igiene e decoro abitativo a migliaia di persone che risiedono in edifici lasciati all’incuria da decenni con la scusa che non ci sono i soldi. Ma dove vanno a finire i soldi dei contribuenti non è dato capire alla gente comune.
Un primo risultato è stato raggiunto. L’AMSA sollecitata ha risposto positivamente ed ha preso a pulire le strade con maggior cura.
La Rete fa da Osservatorio con alcuni abitanti che verificano. Si può migliorare ulteriormente ma intanto si è recuperato decoro nelle vie.
Il passo successivo (igiene e decoro all’interno degli edifici dell’Aler) procede con difficoltà. La Rete ha posto l’attenzione principalmente sulla raccolta dei rifiuti all’interno degli edifici e sull’incuria nella parti comuni da cui deriva uno stato di degrado.
La raccolta dei rifiuti in molti casi non rispetta il regolamento di igiene. Vi sono casi inverosimili come la presenza in mezzo al cortile, a breve distanza da finestre, di bidoni e sacchi a cielo aperto, nauseabondi attorno a cui giocano bambini.
Da qui un esposto all’ASL settore Igiene pubblica che fino ad ora, dopo molti mesi, tra un passaggio e l’altro, non ha svolto il proprio compito. Si potrebbe immaginare che l’ASL messa sull’avviso avrebbe fatto subito un sopraluogo per verificare e chiedere all’Aler il rispetto del regolamento di igiene.
Niente di tutto questo, ancora nessun sopraluogo, nessuna relazione.
Da qui la richiesta di intervento del difensore civico regionale che scrive a tutti gli enti interessati alla questione (Aler, Comune, ASL) chiedendo spiegazioni e l’assunzione del caso.
Stiamo a vedere cosa succede, saranno solleciti rispetto al difensore civico questi enti che fanno orecchie da mercanti quando sono interpellati dai cittadini. Vediamo se l’intervento del difensore civico servirà a risolvere il problema.
Intanto è stata pubblicata la notizia che il quartiere per una parte forse rientrerà nei cosidetti Contratti di quartiere (uno strumento per finanziare opere di riqualificazione e ristrutturazione).
La cittadinanza vuole partecipare a quel che riguarda il proprio quartiere. E’ questo il punto fondamentale per evitare che il problema del decoro e dell’igiene non diventi un pretesto per trasformare un’area di grande interesse sociale, con un patrimonio pubblico importante, in una palestra per speculazioni edilizie privatistiche.
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